Il calciomercato della Roma è chiuso? Sembra proprio di no. Walter Sabatini vorrebbe concludere gli ultimi colpi di rifinitura per poi cominciare ad improntare fin da subito la prossima sessione. Focalizziamoci sulle piste che potrebbero interressare l’ambiente giallorosso nel presente ma anche nel recente futuro.
CARRASCO, IL GERVINHO DAL BELGIO – Sono ore decisive per il possibile trasferimento del nazionale belga Ferreira Carrasco alla Roma. Il talento del Monaco, secondo la Gazzetta dello Sport, avrebbe scelto il club giallorosso, considerando anche il quinquennale a 1,7mln di euro. I francesi non hanno ancora risposto alla proposta ufficiale di 5mln di euro, ma dalla capitale filtra grande ottimismo. Respinto quindi l’assalto della Juventus che ha provato ad inserirsi nella trattativa, sondando le intenzioni del giocatore.
OPZIONATO SCUFFET? – Lo scorso mese il diesse giallorosso Walter Sabatini, avrebbe raggiunto un accordo con l’Udinese per il portiere Simone Scuffet. Il ragazzo, qualche giorno fa, avrebbe rimandato al mittente l’offerta dell’Atletico Madrid per motivi di studio. Dietro al rifiuto di Scuffet, classe ’96, più che la voglia di conseguire il diploma ci sarebbe lo zampino della Roma. Sabatini ha lasciato in Friuli Nico Lopez e Verre, una sorta di anticipo per il portiere che il prossimo giugno andrebbe a prendere il posto di De Sanctis. Per Morgan si apre l’ipotesi di un posto in società.
LJAJIC E’ DI TROPPO? – Adem Ljajic, talento serbo, giocate a sprazzi fantastiche, magiche ma discontinue. L’uomo più in ombra nella bella stagione giallorossa appena trascorsa. Potrebbe essere lui l’indiziato a lasciare Trigoria? Il giocatore ha molto mercato. Ci sarebbero stati contatti con Borussia Dortmund e Schalke 04 e Atletico Madrid. Gli spagnoli, riporta Leggo, non vorrebbero andare oltre gli 11 milioni, la Roma ne chiede 15 ma potrebbe abbassare le pretese per poi far scegliere al giocatore, considerata inoltre la necessità di limare il passivo, destinato ad aumentare a 38 milioni con gli innesti di Astori, Yedlin e Carrasco.
Andrea Fagnano