Il tecnico giallorosso Luciano Spalletti si presenta in conferenza stampa alla vigilia del match del Dall’Ara di domani contro il Bologna di Donadoni. Ecco le sue dichiarazioni
Dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia come si riparte?
Noi ogni volta che si gioca una partita quando si rientra negli spogliatoi si fa sempre un po’ di analisi. Spesso ci parliamo in maniere professionale, in maniera corretta perché siamo in tutti i sensi una squadra. Per cui in questo caso qui c’è il dispiacere e c’è l’insidia che poi possa diventare una sconfitta difficile quella di non aver passato il turno. In questo caso qui ci siamo detti che bisogna essere ancora più professionali nel modo di lavorare. Un risultato che può disturbare quella che può essere la partita di domani.
Il Bologna non ha più niente da chiedere a questo campionato, che squadra si aspetta?
Prima di tutto Donadoni è una persona serie e un professionista esperto, e ha sempre fatto giocare bene le sue squadre. Hanno questa qualità di essere imprevedibili, Bologna che ha vinto se non sbaglio 2 delle ultime tre partite. Bisogna essere pronti. E per tante componenti possono giocare poi senza essere in tensione per quello che può essere il risultato della partita. Hanno molti ex che vogliono mettersi in evidenza. Partita delicata ed insidiosa dove noi dobbiamo essere fortissimi
Sarà Szczesny il titolare da qui fino a fine campionato?
Per i portieri è sempre lo stesso. Sono due che si confrontano e che possano poi ambire tutte e due ad una maglia. La gerarchia del fatto che questa è la sua competizione o questa è dell’altro, esiste se c’è una qualità assoluta di grande livello dove si possa mettere a confronto. Se poi c’è uno che cala di condizione quell’altro gli può prendere il posto. In qualunque competizione poteva avvenire questo. Entrambi si allenano bene, sono due grandissimi portieri. Però questo confronto continuerà, per cui se uno cala di condizione, in questo si da’ per scontato che si parli di Szczesny, e Alisson dimostra quello che ha sempre fatto vedere gli può prendere il posto
De Rossi sta bene per fare il titolare domani?
La schiena ieri è migliorata e si è allenato meglio. Oggi diventa un allenamento importante. Se le notizie sono positive si prende in considerazione l’ipotesi di farlo giocare da titolare
Su Gerson, si è interrotto il suo processo di crescita?
Ci sono sempre state partite dove avrebbero potuto mettere in difficoltà soprattutto quello che era la sua condizione fisico-mentale e di esperienza dentro la squadra. Avendolo fatto giocar poco, non sai mai quella che può essere la risposta. Poi quando le partite sono così ravvicinate non si fanno degli allenamenti che hanno una valenza dove riesci a vedere che la condizione di uno che ha giocato poco è superiore rispetto a quello di un altro. Fai difficoltà a renderti conto chi può essere utilizzato e probabilmente ho sbagliato qualcosa anche lì. Se lo si fa giocar poco dipende da una gestione collettiva. Secondo me a lui ho tolto qualcosa, ma non perché lui non lo meritasse, ma perché gli altri mi sembrava che stessero bene. Su Gerson a fine campionato verrà fatto un ragionamento approfondito e la società lo sa.
Sulle dichiarazioni di Inzaghi
Io non so quelle che sono le dinamiche e i conti dei nostri avversari. So quelle che sono le cose nostre, loro sono stati bravi a portare a casa questa qualificazione, per cui noi si lavora meglio per quelli che sono i nostri obiettivi che sono ancora molti. Ci sono 8 partite che possono determinare il futuro del nostro club, il lavoro futuro della nostra squadra. Ci giochiamo un futuro importante in queste 8 partite.
Su Totti, qualcuno si è scandalizzato per lo scarso minutaggio. Il calciatore a lei ha detto qualcosa o rientra tutto nella gestione?
Io purtroppo devo gestire quello che è uno spogliatoio, una squadra, devo gestire il ruolo che ho. E in queste competenze ci sono anche le possibilità di cambiare uno a 10 minuti dalla fine. Non voglio gestire quella che è la storia di Totti, ma voglio gestire quello che è il calciatore. Non so forse l’ho fatto giocare poco o molto, dipende dai punti di vista. Cerco di fare le cose con più coerenza possibile. Totti rimane ugualmente un giocatore importante per la storia di questo club.
La Roma è la squadra che ha ruotato meno giocatori in questo campionato, appena 22, si può parlare di rosa corta sulle tre competizioni o è un dato da scelte tecniche?
Secondo me è dipeso dalle mie scelte. Prima si diceva di Gerson che l’ho fatto giocare poco, per cui è segno che i giocatori c’erano. Se poi vogliamo andare a fare dei confronti tipo quello che da una partita di campionato a una partita di Coppa la Juventus ha cambiato 8 giocatori, a quei livelli lì probabilmente no, però noi avevamo la rosa apposto per giocare le nostre competizioni. Ci sono capitate partite di un certo livello tutte insieme, e in quel momento lì devi fare delle scelte. Probabilmente ho sbagliato queste scelte, e se non vinci e non porti a casa il risultato, qualche errore è stato commesso. La stagione è fatta di momenti.
Parlare di ossessione è stato controproducente?
Io ho cercato di provocare la massima reazione della squadra. Probabilmente è stato anche poco, visto che non è bastato. Avrei dovuto estremizzare e caricare ancora di più queste partite qui.