a cura di Massimiliano Spalluto
Concentrazione, lucidità nelle conclusioni a rete ma, soprattutto, i tre punti, questi sono gli obiettivi che la Roma deve assolutamente ritrovare nella delicata trasferta di Udine.
La creatura di Franco Sensi arriva alla sfida con i bianconeri friulani un po’ in affanno; nelle ultime due giornate la sconfitta del “lunedì nero” a Firenze ed il rocambolesco pareggio interno con il Perugia hanno eroso il vantaggio sulle inseguitrici.
Ora i punti che separano la squadra di Capello dalla Juve sono quattro e, dopo la trasferta in terra friulana, la Roma dovrà affrontare entrambe le altre aspiranti al titolo in otto giorni che si preannunciano infuocati.
La fiducia nel gruppo non è mai venuta meno ma i risultati sì, ed è proprio per questo che sull’ostico terreno dell’Udinese serve assolutamente una vittoria. Siamo ad otto giornate dalla conclusione di un torneo che ha visto sempre i giallorossi protagonisti ed il “sogno” atteso diciotto anni inizia a prendere lentamente forma.
Un ologramma, per ora che, gara dopo gara, assume contorni più nitidi agli occhi del tifoso romanista, anche se le ultime due sfortunate uscite l’hanno reso un po’ più evanescente. La Roma è pronta, calca per la seconda volta in quest’annata il terreno del “Friuli”; il 25 febbraio, infatti, Udine era stato campo neutro vista la squalifica del “Romeo Menti” di Vicenza. Negli ultimi dieci minuti una rete di Montella ed il raddoppio di Emerson permisero alla formazione capitolina di battere i biancorossi vicentini, era la terza partita dopo il giro di boa.
Ora è il 22 aprile e si gioca la decima giornata del girone di ritorno, l’Udinese schiera: Turci, Gargo, Sottil, Bertotto, Genaux. Helguera, Walem, Manfredini, Fiore, Sosa, Muzzi. La Roma è in campo con: Antonioli, Zebina, Aldair, Mangone, Cafu, Tommasi, Emerson, Candela, Nakata, Montella, Batistuta. È una sfida combattuta che viene sbloccata al 39°: discesa inarrestabile di Montella che avanza per vie centrali. Cede in profondità a Tommasi che, in area, lascia partire un diagonale dalla sinistra che costringe Turci ad un intervento difficile. Sulla ribattuta è Montella a raccogliere e mettere nel sacco.
La Roma sfiora più volte il raddoppio che centra nel recupero con una splendida girata al volo di sinistro in area di Tommasi. La palla scheggia il palo interno e finisce dentro, 2-0. A metà ripresa i romani affondano il colpo finale; galoppata di “Pendolino” Cafu sulla destra, traversone in area troppo alto per Batistuta ma alle sue spalle è pronto Nakata che di destro al volo infila imparabilmente alla sinistra di Turci. Game over! I friulani, dopo aver sostituito Manfredini con Diaz nel primo tempo e Genaux con Alberto ad inizio ripresa ora completano i cambi: dentro Iaquinta fuori Muzzi.
A questo punto gli uomini di Capello si limitano all’ordinaria amministrazione senza disdegnare qualche sortita in contropiede. Al 33°, sugli sviluppi di un corner, Sosa di testa anticipa Antonioli e mette dentro il gol della bandiera. Negli ultimi dieci minuti trovano spazio tra i giallorossi Zanetti, Delvecchio e Di Francesco rispettivamente per Nakata, Montella ed Emerson.
Arriva il triplice fischio, si chiude 3-1 per la Roma che allunga di due punti sui torinesi, costretti allo 0-0 a Parma: Roma 62, Juve 56. Successo ritrovato, adesso Batistuta, Totti, Montella ed i compagni sono decisi a dare battaglia fino in fondo per compiere l’impresa che il popolo romanista attende ormai da troppo tempo.