a cura di Massimiliano Spalluto
Passa in svantaggio, cambia passo e chiude il match con un secco 3-1. È una Roma con tanta voglia di riscatto ed ambizioni di alta classifica quella che inizia la sua nuova annata nel fine settembre 1960.
Il presidente Anacleto Gianni rinforza la rosa con gli acquisti, tra gli altri, di Juan Alberto Schiaffino, Francisco Ramon Lojacono, Alfio Fontana ed il ritorno del promettente giovane Giampaolo Menichelli. Allenatore è Alfredo Foni, campione del mondo nel 1938. “Piedone” Manfredini è un rullo compressore in avvio di campionato: realizza ben quattro triplette nelle prime otto giornate! Le premesse sono ottime ed il pubblico romanista inizia a sognare.
In campo europeo arriverà una soddisfazione: la Coppa delle Fiere, manifestazione la cui eredità verrà raccolta dalla Coppa UEFA e poi dall’Europa League, arriderà ai giallorossi. Martedì 4 ottobre, 5 giorni prima della sfida del Filadelfia con i granata, la formazione capitolina affronta l’impegno inaugurale nel torneo continentale 1960 – ’61. Il cammino terminerà esattamente un anno dopo, all’Olimpico, nella vittoriosa finale di ritorno dell’11 ottobre 1961 contro il Birmingham (2-0), con cui la Roma si aggiudica il trofeo.
La competizione vede ai nastri di partenza, tra le altre, il Barcellona, il Colonia, l’Olympique Lione e l’Inter del “mago” Herrera. L’andata degli ottavi di finale ha luogo a Bruxelles contro l’Union Saint Gilloise, la partita termina 0-0. La squadra torna in Italia, c’è da giocare la terza giornata di campionato, il 9 ottobre, di fronte il neopromosso Torino di Giorgio Ferrini e del Capitano Enzo Bearzot, futuro CT della nazionale campione del mondo in Spagna nel 1982.
La gara vede un avvio arrembante del Toro che al 10° si porta in vantaggio con Giancarlo Danova e, dopo pochi minuti, coglie un palo con Carlo Crippa. A questo punto la paura di finire sotto di due reti scuote i giallorossi, la reazione è decisa e prepotente. Prima Manfredini pareggia al 30°, poi nella ripresa i giallorossi dominano pressando i granata e soffocandone ogni tentativo di ragionare ed impostare. In cinque minuti, dal 15° al 20°, la Roma chiude la pratica con le reti di Lojacono ed Alberto Orlando. Gli avversari, incapaci di opporsi in maniera convincente, limitano i danni contenendo gli attacchi dei capitolini.
Terza vittoria consecutiva per la Roma che guida la classifica insieme a Juve ed Inter. Conserva il primato anche dopo il turno successivo, vittoria interna con la Spal e relativo punteggio pieno dopo i primi quattro scontri. In seguito non manterrà i ritmi di inizio stagione, grandi exploit vengono vanificati da tonfi inattesi, perdendo terreno nei confronti del solito trio di testa composto da Juve, Inter e Milan. La stagione verrà conclusa con il quinto posto e l’avvicendamento in panchina: Foni lascia il posto all’argentino Luis Carniglia che completa l’opera guidando la Roma nella vincente doppia finale europea.
In campo le due formazioni pronte a darsi battaglia. Il Torino schiera: Odasso, Scesa, Gerbaudo, Bearzot, Lancioni, Balleri, Danova, Ferrario, Locatelli, Ferrini, Crippa. Di fronte la Roma con: Cudicini, Stucchi, Corsini, Pestrin, Losi, Giuliano, Orlando, Lojacono, Manfredini, Schiaffino, Selmosson.
Arbitro designato il signor Gambarotta di Genova. Subito al 10° è Danova ad entrare in area palla al piede e battere Cudicini in uscita, granata in vantaggio. La Roma subisce, al 17° Crippa con un potente rasoterra da fuori area centra il palo; la sfera percorre in parallelo la linea di porta e termina a lato. I giallorossi si scuotono ed alla mezzora arriva il punto del pari. Angolo battuto da Manfredini, da questi a Lojacono che restituisce a “Piedone”, tutto in pochi metri.
Manfredini effettua uno spiovente che scheggia il palo interno e si infila alla destra di Odasso. Da questo momento cambia la gara; è la Roma a rendersi pericolosa in più occasioni. L’assalto romanista continua nella ripresa e trova al 15° la sua realizzazione. Balleri cintura platealmente Orlando lanciato a rete, punizione dal limite.
Batte Lojacono, conclusione tesa che picchia il palo interno e s’insacca. Al 20° azione che parte da Schiaffino, palla a Lojacono che imposta per Manfredini e da questi ad Orlando. Tiro di sinistro di quest’ultimo che batte per la terza volta Odasso, apparso poco reattivo nell’occasione. 3-1, il resto è solo Roma.