a cura di Massimiliano Spalluto
Ultimo atto di un’annata sicuramente positiva per la società giallorossa. Tra i campioni presenti nella rosa 1954 – ’55 figurano, tra i tanti, “testina d’oro” Carlo Galli, l’ex granata Luigi Giuliano, il Capitano Arcadio Venturi, l’ex campione del mondo, l’uruguayano Alcides Ghiggia e l’ungherese Stefano Nyers. Il 30 marzo, nella gara interna vittoriosa contro l’Inter, debutta un giovane di appena 19 anni che, nel corso degli anni, saprà conquistare l’amore del popolo giallorosso: proveniente dalla Cremonese ecco il futuro “Core de Roma” Giacomo Losi.
La Roma è affidata alle cure tecniche del mister britannico Jesse Carver; presidente è Renato Sacerdoti, al suo secondo ciclo come massimo dirigente della società romana dopo il periodo 1928 – ’35.
In quei primi mesi del 1955 nascono alcuni campioni che, poco più di un quarto di secolo dopo, diventeranno l’ossatura della squadra che poi si laureerà campione d’Italia nel 1983: Franco Tancredi, Bruno Conti, Roberto Pruzzo ed il Capitano Agostino Di Bartolomei.
È l’ultimo turno di campionato, la formazione capitolina si reca a far visita alla Spal, già retrocessa in serie B da alcune giornate insieme al fanalino di coda Pro Patria. Per il sodalizio biancazzurro sono gli anni segnati dalla presidenza di Paolo Mazza che, tra i tanti incarichi svolti, guiderà insieme a Giovanni Ferrari la commissione tecnica azzurra ai mondiali del Cile del 1962. È il 19 giugno 1955, 34ma giornata.
È l’ultimo turno di campionato, la formazione capitolina si reca a far visita alla Spal, già retrocessa in serie B da alcune giornate insieme al fanalino di coda Pro Patria. Per il sodalizio biancazzurro sono gli anni segnati dalla presidenza di Paolo Mazza che, tra i tanti incarichi svolti, guiderà insieme a Giovanni Ferrari la commissione tecnica azzurra ai mondiali del Cile del 1962. È il 19 giugno 1955, 34ma giornata.
La Spal è in campo con: Persico, Boldi, Pugliese, Costantini, Ferraro, Russi, Busnelli, Olivieri, Genovesio, Broccini, Bernard. La Roma schiera: Albani, Stucchi, Losi, Bortoletto, Cardarelli, Giuliano, Ghiggia, Cavazzuti, Galli, Venturi, Nyers. Arbitra il signor Piemonte di Monfalcone. La gara parla subito chiaro, nessun dubbio sulle posizioni in classifica delle due squadre; Roma all’assalto e dopo soli 3 minuti passa in vantaggio.
Un tiro da circa venti metri di Giuliano trova un involontario aiuto da parte di Boldi che, con la punta del piede, mette fuori causa il suo portiere.
Altri 3 minuti ed al 6° gli ospiti affondano un altro colpo.
Altri 3 minuti ed al 6° gli ospiti affondano un altro colpo.
Questa volta è Bortoletto a servire Cavazzuti che si libera della marcatura, elude l’intervento di Persico in uscita ed appoggia in rete la palla del raddoppio. Si fa male Broccini tra i ferraresi; dopo alcuni minuti trascorsi a bordo campo rientra in partita e passa all’ala (le sostituzioni non sono ancora ammesse… praticamente si giocava con l’uomo in meno!).
La Roma non vuole infierire e così si chiude la prima frazione. Inizia la ripresa ed i padroni di casa si rendono pericolosi con un paio di incursioni, ma al 5° sono ancora i capitolini a colpire.
Nyers si libera di Boldi, entra in area, solo davanti a Persico viene atterrato da Ferraro, rigore solare.
È lo stesso Nyers a trasformare, palla alla sinistra di Persico, 0-3. A questo punto gli uomini di mister Carver escono mentalmente dal rettangolo di gioco, lasciando l’iniziativa ai padroni di casa.
Nell’arco di un minuto, tra il 9° ed il 10°, la Spal riapre le sorti dell’incontro. Prima Broccini cede a Bernard, da questi a Genovesio che, da posizione ottimale, spedisce nel sacco; in seguito è Bernard ad entrare in area, concludere e trovare la mano di Losi, rigore. Olivieri trasforma, 2-3 e giallorossi costretti a riprendere in mano le sorti di una gara fin qui dominata.
Non è una novità, basta un piccolo calo di concentrazione e l’avversario colpisce inesorabile, regola sempre valida! Protagonista diventa, manco a dirlo, l’estremo difensore biancazzurro Piero Persico. Si produce in ottimi interventi su Nyers, Galli e beneficia di una svista del direttore di gara che non considera da rigore un fallo evidente di Pugliese su Ghiggia.
Al 23° i giallorossi riprendono il largo grazie a Nyers che, servito da Cavazzuti, insacca al volo firmando la sua doppietta personale. Al 28° l’ultimo acuto degli uomini di mister Biagini si materializza in una traversa colpita da Olivieri.
La Roma spreca una serie di opportunità favorevoli e giunge all’84°, quando decide di chiudere il conto. Nyers serve Ghiggia che si libera in dribbling della marcatura di Ferraro e Pugliese, entra in area e con un morbido pallonetto scavalca Persico in uscita, 2-5! Finisce qui il campionato della Roma, finalmente tornata nei piani alti della classifica di serie A.
Per la Spal del presidente Mazza, condannata alla retrocessione già da tempo (23 punti), arriva una sorpresa: a seguito di alcune sentenze della Lega Nazionale, la compagine ferrarese vede la sua posizione in graduatoria elevarsi di nuovo tra gli “eletti”.
Infatti il Catania (30 punti) e l’inarrestabile Udinese (44 p.) seconda forza del torneo, si ritrovano retrocesse all’ultimo posto per via di illeciti sportivi e quindi precipitano tra i cadetti. Si salvano, di conseguenza, Spal e Pro Patria. La Roma, che ha chiuso al terzo posto sul campo dietro i friulani con 41 punti, sale sul gradino superiore, alle spalle del Milan campione d’Italia. Il miglior risultato conseguito dopo lo scudetto del 1942 .