– a cura di Massimiliano Spalluto –
La sfida con i veneti si snoda lungo una serie di emozioni contrastanti, col finale che non ti aspetti. È il giorno del tradizionale “pesce d’aprile” e, ad un certo momento, un brutto scherzo sembra materializzarsi ai danni degli uomini di mister Capello.
Alla fine del primo tempo la situazione è da brividi: la Juventus vince in casa col Brescia per 1-0 e la Roma si trova a dover fare i conti con un Verona capace di capitalizzare un’indecisione del portiere giallorosso. Scaligeri sorprendentemente in vantaggio e vicini al raddoppio. Roma 55 punti, Juve 51… 4 lunghezze separano i due club. Nella ripresa cambia tutto: un’autorete di Luigi Apolloni, un magico colpo di tacco del “Re Leone” Gabriel Omar Batistuta ed una schiacciata di testa dell’“Aeroplanino” Vincenzo Montella mettono al sicuro i tre punti, permettendo al tifoso romanista di uscire dall’incubo di una domenica che sembrava stregata. Ora i punti di distanza tornano ad essere 7… ma la giornata non è ancora terminata.
Nel cuore del supporter giallorosso c’è sempre una speranza, nel corso dei novanta minuti, che lo spinge a fissare il tabellone posto sopra le curve o a guardare col fiato sospeso l’amico seduto affianco, incollato alla classica radiolina. Si attende sempre una novità positiva che faciliti il percorso e renda ancora più bella la domenica calcistica. Un occhio al campo (sul punteggio di 3-1, ormai, l’unico interesse è il controllo di palla) e l’altro occhio che, nei momenti di stallo, in pochi decimi di secondo scivola furtivamente dal tabellone all’amico con l’orecchio teso e lo sguardo perso nel vuoto. Quando ci si avvia lentamente e senza ulteriori patemi d’animo verso la fine del match, ecco che esplode improvvisamente la gioia sugli spalti: arriva la notizia che nessuno si aspetta, almeno in base all’esperienza e ad una certa razionalità che induce a ritenere l’avversario bianconero incapace di scivolare nell’errore.
Un nome viene urlato alzando le braccia al cielo: “Roberto Baggio”! 4 minuti al 90° ed è stato proprio il grande “ex” di turno a realizzare l’impresa della giornata. Il campione di Caldogno aggancia una palla in profondità con uno stop a seguire, si libera di Van Der Sar in uscita ed appoggia in rete, è il pareggio del Brescia sul terreno del Delle Alpi. Adesso tutti a fissare l’orologio e capire se c’è contemporaneità con la gara della Juve. Tanta trepidazione e sui due campi arriva finalmente il triplice fischio, la Roma del presidente Sensi è ora a +9 sui rivali di Torino: Roma 58, Juventus 49. Mancano dieci giornate al termine del torneo e si ripensa alle parole di Dino Viola; dopo 18 anni l’uscita dalla “…prigionia del sogno…” sembra nuovamente vicina ed incredibilmente reale.
È domenica 1° aprile 2001, allo stadio Olimpico si affrontano Roma e Verona. I giallorossi in campo con: Antonioli, Zebina, Samuel, Zago, Cafu, Emerson, Zanetti C., Candela, Totti, Montella, Batistuta. Il Verona oppone: Ferron, Oddo, Laursen, Apolloni, Teodorani, Camoranesi, Colucci G., Colucci L., Salvetti, Melis, Bonazzoli. A dirigere l’incontro il signor Braschi di Prato. Batistuta al 9° non ha la necessaria necessità per mettere dentro. La Roma preme e sfiora il vantaggio in più occasioni ma sono gli ospiti, inaspettatamente, a portarsi avanti. È il 27° quando Bonazzoli dalla destra effettua un traversone in area. Antonioli esce a vuoto, tocco fortunoso di Camoranesi e palla in rete. I padroni di casa sbandano ed il Verona va vicino al raddoppio in due occasioni.
Prima Antonioli devia in angolo, in seguito è Bonazzoli con un diagonale insidioso ad accarezzare il palo. Inizia la ripresa, nella Roma restano negli spogliatoi Zebina e Zanetti rimpiazzati nell’ordine da Rinaldi e Tommasi. 11° Candela di testa serve Totti in area che dalla sinistra effettua il traversone al centro. Sulla palla si avventa Apolloni che, nel tentativo di anticipare Montella, infila nella porta gialloblu il punto del pari. Trascorrono cinque minuti e gli uomini di Capello effettuano il sorpasso. Dalla destra Cafu spedisce a centro area dove è pronto Batistuta ad insaccare di tacco. 17° Gilardino rimpiazza Bonazzoli tra gli ospiti. La Roma accelera ed al 26° arriva il sigillo di Montella. Batistuta cede a Cafu che entra in area sulla destra, dalla linea di fondo effettua il traversone al centro.
L’ “Aeroplanino” si fa trovare pronto di testa a schiacciare in rete imparabilmente. Nell’ultimo quarto d’ora Cvitanovic e Franceschetti rilevano rispettivamente Teodorani e Giuseppe Colucci tra i veneti, mentre Di Francesco sostituisce Montella, 3-1 e la Roma, ora, sogna ad occhi aperti.