a cura di Massimiliano Spalluto
Ottava vittoria nelle prime dieci giornate del torneo, ma quanta ansia contro i bianconeri friulani. La squadra conferma il suo primato ed a questo punto non può più nascondere le sue ambizioni. Fabio Capello, tecnico fortemente voluto dal presidente Franco Sensi, spinge i suoi giocatori a dare il massimo in ogni occasione, e la Roma inizia a volare. Dopo aver steccato in avvio di stagione, vista l’eliminazione inattesa dalla Coppa Italia ad opera dell’Atalanta, il gruppo si ritrova subito; la partenza in campionato è bruciante. Domenica 10 dicembre 2000 all’Olimpico arriva l’Udinese di Luigi De Canio, quinta in classifica a pari punti con la Juve di Ancelotti. I giallorossi sono reduci dalla trasferta vittoriosa di Amburgo di tre giorni prima, un secco 3-0 con cui hanno estromesso dalla Coppa UEFA i tedeschi. La stanchezza non si fa sentire e la Roma parte subito decisa. In vantaggio con la rete di Batistuta al 19°, il pubblico dell’Olimpico scatta in piedi un quarto d’ora dopo, c’è da rendere omaggio alla perfetta esecuzione balistica del Capitano. Un cross di Cafu, una pennellata perfetta per Totti a centro area che si coordina e con un sinistro al volo, tanto terrificante quanto preciso, scaglia la palla in rete; per Turci, estremo difensore ospite, non c’è scampo. Un gesto tecnico straordinario, da cineteca del calcio, un gol che resterà nella memoria del tifoso romanista come un’azione simbolo di quel torneo indimenticabile e coronato dal successo finale. Maglia sollevata e ripiegata sulla testa, braccia larghe come a voler abbracciare idealmente tutto il suo popolo; così Francesco accoglie il lungo applauso dei tifosi mentre percorre la fascia laterale. Un bacio distribuito a 360 gradi e la corsa termina vicino alla panchina giallorossa, circondato dai compagni.
La partita riprende, al termine del primo tempo, però, una punizione dell’ex Muzzi, deviata da Aldair in barriera, riapre i giochi. Nella ripresa almeno dieci occasioni nitide da gol per la compagine di Capello e, tra queste, un dato che non potrà stupire più di tanto il tifoso romanista, visto il recente passato e i primi passi nella stagione attuale: ben tre legni colpiti!!! Il primo lo centra proprio il Capitano su calcio di rigore, palo pieno.
Gli altri due con altrettanti diagonali dalla sinistra, il primo è del subentrato Montella e poi, al 90°, tocca a Nakata sbattere sullo stesso palo interno colpito dall’”Aeroplanino”. Una partita stravinta ai punti, visti i pericoli prodotti, ma assurdamente in bilico nel risultato fino al fischio finale, giunto dopo tre minuti di recupero. Inseguitrici tenute a sei punti di distanza, la cavalcata prosegue.
Per la decima giornata di andata di serie A si affrontano all’Olimpico Roma e Udinese. Roma con: Lupatelli, Aldair, Samuel, Zago, Cafu, Tommasi, Zanetti, Candela, Nakata, Batistuta, Totti. Di fronte l’Udinese con: Turci, Gargo, Sottil, Bertotto, Alberto, Bisgaard, Giannichedda, Fiore, Diaz, Sosa, Muzzi. Chiamato a dirigere l’incontro il signor Nucini di Bergamo. 19° Tommasi riceve da Cafu, si libera del suo marcatore e dalla destra effettua un traversone in area. Batistuta sfiora di destro e mette fuori causa Turci, Roma in vantaggio. È il 33° quando Tommasi intercetta un pallone al limite dell’area giallorossa, cavalca oltre la metà campo e cede a Cafu. Dalla destra il brasiliano effettua un cross su cui si coordina perfettamente il Capitano e con uno spettacolare tiro al volo di sinistro infila il 2-0. Tutti in piedi ad applaudire Francesco Totti. 41° azione insistita da parte dei friulani, la difesa della Roma in affanno nell’occasione.
Al limite dell’area scontro tra Diaz ed Aldair, il direttore di gara decide per la punizione in favore degli ospiti. Batte Muzzi, tocco di Aldair in barriera e Lupatelli è messo fuori causa, 2-1 e gara riaperta. Inizia la ripresa, al 6° Jorgensen rileva Bisgaard nell’Udinese. La Roma sfiora ripetutamente il terzo gol. 22° affondo di Nakata sulla destra, vede Totti in area, traversone su cui il Capitano tenta l’aggancio ma Alberto lo abbatte, rigore. Sul dischetto lo stesso Totti, rincorsa, rasoterra potente ma palo pieno alla destra di Turci, nulla di fatto. 35° ospiti in inferiorità numerica: espulso Alberto. 40° un cambio per parte: nella Roma Totti cede il posto a Montella, tra i bianconeri Helguera rileva Fiore. Appena entrato Montella con un forte diagonale centra il palo interno alla sinistra di Turci. 42° l’Udinese completa i cambi: fuori Giannichedda dentro Iaquinta. 1° minuto di recupero, se ne va Nakata sulla sinistra, entra in area, conclusione in diagonale e terzo palo della Roma. 2-1 finale, ma i giallorossi avrebbero meritato un punteggio più ampio.