di Massimiliano Spalluto
Come spesso è accaduto nella storia della Roma, la cronaca di una partita si riassume nella lotta ingaggiata tra gli attaccanti capitolini ed il portiere avversario, spesso in giornata di grazia. La fortuna raramente predilige i colori giallorossi, ieri come oggi, lo testimoniano i recenti impegni. Spesso si impreca, si maledice quella palla che non vuole entrare, si arriva ad invocare il sovrannaturale, si pensa perfino a forze aliene capaci di alterare le leggi della fisica a nostro sfavore quando il portiere compie gesti atletici a ripetizione… e poi, col passare dei minuti, ci si rassegna ad una domenica sera cupa e ad una settimana di rimpianti.
Un tale epilogo si incomincia a temere al termine della prima frazione della sfida del 16 gennaio 1983 con il Cagliari, una società destinata ad essere coinvolta nella lotta per non retrocedere.
La Roma del “Barone” Liedholm, invece, inaugura il girone di ritorno da capolista con l’obiettivo di un “sogno” da realizzare. A rendere difficile la vita del tifoso romanista, in questa circostanza, è il portiere Nello Malizia che nel 1978 – ’79 aveva difeso la porta del “Perugia dei miracoli”, giunto secondo alle spalle del Milan di Liedholm, vincitore dello “Scudetto della stella”. Gli umbri rimasero imbattuti per l’intero torneo.
La Roma può schierare la formazione titolare: Tancredi, Nela, Vierchowod, Ancelotti, Falcao, Maldera, Conti, Prohaska, Pruzzo, Di Bartolomei, Iorio. Di fronte il Cagliari guidato dall’ex tecnico giallorosso Gustavo Giagnoni: Malizia, Lamagni, Azzali, Restelli, Bogoni, Vavassori, Rovellini, M. Marchetti, Piras, A. Marchetti, Pileggi.
A dirigere l’incontro il signor Pieri di Genova. Per Franco Tancredi un primo tempo da spettatore non pagante mentre per il suo omologo sardo Malizia esattamente l’opposto. Un bombardamento continuo da parte dei giallorossi tanto che, ai microfoni della Rai durante l’intervallo, il numero uno isolano ammette con molta onestà: “…la Roma sta attaccando in maniera per noi ‘brutale’, ci ha chiuso nella nostra metà campo e non riusciamo a venirne fuori…”, poi si lascia andare ad una facile ‘profezia’: “… se continua così la Roma prima o poi passerà…”.
L’occhio esperto di Malizia non sbaglia… per fortuna. Nella seconda frazione la Roma intensifica l’assalto alla porta ospite, portando alla conclusione anche uomini della retroguardia come Vierchowod e Nela. A furia di esporsi ai continui attacchi, però, anche il bastione più resistente finisce per mostrare qualche crepa. Ad approfittarne è Paulo Roberto Falcao che al terzo minuto, su un traversone preciso di Nela dalla destra, mette a segno quello che si rivelerà il gol – partita. La sua è una realizzazione perfetta, in tuffo di testa con Malizia questa volta sorpreso fuori posizione. L’urlo di gioia del brasiliano mentre corre sotto la curva (in quest’occasione la Nord) si confonde nel boato dell’Olimpico. Il popolo giallorosso tira un sospiro di sollievo, ora appare evidente che la porta avversaria non ha un sortilegio che la protegge.
Entra Nappi ed esce Maldera, Giagnoni toglie Mariano Marchetti e manda in campo Poli che, a sua volta, viene rimpiazzato a pochi minuti dal termine da Victorino. La Roma continua ad allungare la lista di occasioni, ma Malizia non concede più nulla. Colpo di scena nel finale: Falcao, continuamente bersagliato dalle attenzioni particolari dei difensori avversari, decide a torto di restituire un colpo ad Alberto Marchetti; lo fa in maniera plateale, inevitabile il rosso per lui.
Ultimi sette minuti in dieci; il Cagliari, approfittando della superiorità numerica, si affaccia nella metà campo giallorossa ma Tancredi non corre pericoli. 22-3 il conto dei corner, un’ulteriore conferma del dominio esercitato dai padroni di casa ma il punteggio di 1-0, ottenuto con un po’ di apprensione nel finale giocato in inferiorità, non rende compiutamente l’idea dei valori espressi in campo.
A riconoscere il pieno merito della vittoria romanista arriva l’attestazione di stima del protagonista rossoblu del match, il portiere Malizia. Ecco alcuni stralci significativi delle sue dichiarazioni nelle interviste del post partita: “Non ho mai visto un calcio come questo, una cosa incredibile!… Di più non potevo fare, credetemi, non li avrebbe fermati nemmeno il grande Jascin…Ma vogliamo discutere il risultato? Potevamo prenderne quattro, ci è andata bene… mai passato un pomeriggio faticoso e divertente come questo… Ve lo devo confessare: la Roma gioca così bene che mi sono divertito anch’io…”.
Non serve aggiungere altro, la Roma prosegue la sua cavalcata verso il tricolore.