di Massimiliano Spalluto
È una stagione difficile per la società di Trigoria, segnata da una perdita pesantissima. Il suo massimo dirigente, l’uomo innamorato della Roma fin dai tempi di Campo Testaccio negli anni Trenta, non c’è più.
È sabato 19 gennaio quando Dino Viola, presidente della rinascita dell’orgoglio giallorosso, viene a mancare. Il vuoto che lascia è incolmabile, la notizia della sua scomparsa getta una tifoseria nello sconforto per la perdita del condottiero di mille battaglie. La signorilità, l’intelligenza, la lungimiranza e lo spirito combattivo sono alcune delle sue doti per cui era amato dal popolo giallorosso.
Dopo il dolore e lo smarrimento iniziale, tra i tifosi si fa largo l’incertezza riguardo al futuro. La reggenza della società viene affidata temporaneamente a sua moglie Flora, in attesa di trovare un successore che sappia coglierne l’onerosa eredità.
La gestione tecnica è portata avanti dal mister Ottavio Bianchi, chiamato ad isolare la squadra dalla sensazione di instabilità creatasi in un ambiente privo di un leader di così elevato spessore. I migliori risultati in quest’annata la compagine capitolina li sta ottenendo nelle coppe, mentre in campionato i giallorossi navigano intorno alla decima posizione. In testa alla graduatoria, invece, la Sampdoria di Paolo Mantovani punta decisa verso la conquista del suo primo tricolore.
Si giunge così alla 27ma giornata, disputata nel giorno del sabato di Pasqua, è il 30 marzo 1991. La Roma cerca punti sul terreno del Bologna fanalino di coda per poter rivitalizzare la sua deficitaria classifica. A guidare i felsinei il tecnico Gigi Radice, sulla panchina della Roma nell’anno precedente, vissuto in esilio forzato al Flaminio.
Il Bologna schiera: Valleriani, Biondo, Villa, Traversa, Negro, Cabrini, Mariano, Tricella, Turkyilmaz, Detari, Galvani. La Roma oppone: Cervone, Pellegrini, Carboni, Berthold, Aldair, Nela, Desideri, Di Mauro, Voeller, Salsano, Rizzitelli. Arbitra il signor Luci della sezione di Firenze.
Il match si anima intorno al 25° quando Salsano manda alto, a porta vuota da pochi metri, l’occasione più ghiotta. Per la Roma vale sempre il detto: “Gol mancato, gol subito!” . Per l’appunto, dopo soli due minuti, ecco il vantaggio dei rossoblu. Galvani effettua un traversone in area e Detari, di testa, mette dentro alla destra di Cervone.
La Roma sbanda ed il Bologna ne approfitta. 31° rapida incursione sulla sinistra di Detari che lancia sulla fascia Turkyilmaz. Cross di quest’ultimo in area per Mariani che manca la presa; ad impedirglielo in maniera fallosa è Carboni, rigore.
Turkyilmaz dal dischetto non sbaglia; sfera nell’angolo sinistro, a pochi millimetri dalle dita della mano di Cervone che aveva intuito.
Partita già chiusa? No, la Roma si scuote e reagisce prontamente. Punizione di Desideri deviata in angolo da Valleriani. Batte lo stesso Desideri, il portiere rossoblu esce a vuoto e viene punito da Rizzitelli che di testa riapre la gara, è il 35°.
Nella ripresa al quarto d’ora Muzzi rileva Carboni. Al 19° Voeller cede in profondità a Desideri che, entrato in area, lascia partire un diagonale imparabile che s’insacca nell’angolo alto alla sinistra dell’estremo difensore bolognese.
Parità ristabilita. Gli uomini di mister Bianchi non si fermano, l’impresa è vicina, ribaltare lo 0-2 maturato nella prima mezz’ora ora è possibile. Voeller e compagni si gettano in avanti e martellano la difesa padrone di casa, che erige un muro.
I giallorossi sono decisi a portar via l’intera posta in palio, e l’opportunità per poterlo fare arriva a sette minuti dal termine. Salsano serve in area Voeller che viene atterrato da Villa, rigore.
S’incarica della trasformazione il centravanti tedesco. Una lunga rincorsa e staffilata alla destra di Valleriani, situazione capovolta: ora è la Roma in vantaggio. Non succede più nulla di rilevante, Roma batte Bologna 3-2! Per i giallorossi sarà una Pasqua un po’ più tranquilla dopo gli ultimi non proprio esaltanti risultati di campionato.
La formazione capitolina ora deve affrontare due importanti impegni nelle coppe: in settimana, il 2 aprile, all’Olimpico è atteso il Milan di Arrigo Sacchi per il ritorno della semifinale di Coppa Italia. L’andata a Milano si era conclusa a reti inviolate. C’è anche la Coppa UEFA, visto che i giallorossi hanno superato i quarti contro i belgi dell’Anderlecht.
Il 10 aprile la squadra sarà in Danimarca per l’andata della semifinale col Broendby. La Roma supererà i due impegni lottando fino all’ultimo minuto, acquisendo l’accesso in finale in entrambe le manifestazioni.
La vittoria le arride in Coppa Italia; a Genova il 9 giugno il trofeo viene consegnato alla signora Flora Viola. Si conclude così con un successo la gloriosa presidenza di Dino Viola.