Alessio Ceccarelli, procuratore di Emerson Palmieri, è intervenuto ai microfoni di Rete Sport. Queste sono le sue parole:
Prima di questa partita e durante il ritiro c’era grande scetticismo intorno a Emerson nonostante con Spalletti abbia collezionato 7 presenze e 1 gol mentre con Garcia era sceso in campo una sola volta. Il mister lo ha voluto fortemente e lo fa giocare spesso, punta su di lui?
“Si posso confermare, il mister ha grande considerazione del ragazzo perché lui se la guadagna ogni giorno allenandosi con grande concentrazione e dedizione.E’ un professionista e l’allenatore stravede per questo tipo di giocatori. S’impegna tantissimo e questo premia anche il lato tecnico perché il mister, che lo vede quotidianamente, gli dà figucia e grandi stimoli. Spesso durante gli allenamenti si ferma a parlarci, a spronarlo, perché vede grandi potenzialità nel ragazzo”.
Ieri è partito titolare contro il Liverpool e avrebbe potuto sentire la pressione: come stava?
“Onestamente lui era molto dispiaciuto per Mario Rui: la Roma è un gruppo molto unito grazie a Spalletti. E’ dispiaciuto ma adesso sta a lui entrare in campo e convincere scettici. Io ho visto partita e ha fatto bene, in fase offensiva ha fatto non ha sbagliato nulla, e il mister conferma di aver ragione a puntarci. Per me è più facile parlarne bene ma credo che le amichevoli e il ritiro siano sotto gli occhi di tutti. Ha giocato in molti ruoli, si è reso disponibile. Non posso dare consigli di mercato alla Roma e al mister, posso al massimo dare consigli a lui sulla mentalità da adottare quando indossa la maglia della Roma, ma secondo me la Roma non ha bisogno di un sostituto in quel ruolo. C’è anche Seck che è un ottimo terzino sinistro, in Italia si dà meno spazio ai giovani perché le pressioni sono alte ma se guardiamo in Premier non fa più notizia se un ’98 o ’97 gioca titolare con lo United, il Chelsea o l’Arsenal. Non voglio dare consigli a nessuno ma con Emerson e Seck io mi sentirei tranquillo”.
Ha parlato di duttilità e impegno, lo abbiamo visto giocare infatti in molti ruoli diversi, ma anche caratterialmente sembra un ragazzo molto serio.
“Posso confermare tutto, è un professionista sia dentro che fuori dal campo. Molto legato alla famiglia e alla fidanzata. In famiglia poi il calcio è una religione quasi: anche il fratello fa il calciatore in Brasile, di conseguenza sono cresciuti tutti e due con il professionismo nelle vene. A volte la duttilità diventa un problema ma lui deve rispondere alle esigenze dell’ allenatore e ogni volta che lo chiama deve essere disponibile anche a fare il portiere se serve. Per esempio ricordo un giocatore che con Spalletti ha dimostrato il massimo, Taddei: ha fatto tuti i ruoli ed era titolare inamovibile del mister. A mio avviso Emerson dovrebbe concentrarsi sul ruolo di terzino sinistro perché sono in pochi al mondo con le sue caratteristiche in quel ruolo: penso ad esempio a Marcelo, Jordi Alba o Alaba. Se riuscisse a concentrarsi su quel ruolo può togliersi tante soddisfazioni”.