Torna la rubrica di Popolo Giallorosso “Tre domande con…”. Il protagonista di questa edizione è Ruggiero Rizzitelli, attaccante giallorosso dalla stagione 1988 al 94′ che in sei stagioni realizzò 29 gol in campionato, conquistò una Coppa Italia, e sfiorò una Coppa UEFA, persa in finale contro l’Inter nonostante un suo sigillo nel match di ritorno. In esclusiva ai nostri microfoni ha parlato del momento attuale della squadra di Spalletti, ecco le sue dichiarazioni:
Salve, partiamo proprio da Spalletti, come giudica i risultati ottenuti dal tecnico di Certaldo?
“Beh i fatti sono dalla sua parte, nessuno tre mesi fa avrebbe scommesso sul piazzamento Europeo, invece Luciano è arrivato e ha messo l’ordine giusto dando autostima a questa squadra che purtroppo a Gennaio era allo stremo dove tutti erano delusi dai risultati. In particolare è riuscito a restituire velocemente un gioco, che se uno vuole vincere diventa un fattore fondamentale, ora questi giocatori sono all’altezza di poter lottare per le prime posizioni. Secondo posto? Non crederci ora è da pazzi, il rammarico c’è, contro Bologna e Atalanta sono stati buttati via dei punti, ma queste partite ci stanno e contro il Napoli hanno dimostrato che con un po’ più di attenzione la Roma poteva scavalcare tranquillamente il Napoli senza pesare dai risultati altrui. Il loro calendario ora è più facile, l’unica speranza sarà la partita di Torino che davanti al proprio pubblico potrebbe esaltarsi. Alla fine basta un pareggio”.
Lei ha sempre ricoperto il ruolo di attaccante, come valuta la stagione di Edin Dzeko?
“Il problema di Dzeko riguarda la continuità. Quando si sbloccava non riusciva a ripetersi in quella dopo, e questo gli ha tagliato un pò le gambe. Tanti di noi ci aspettavamo più prepotenza calcistica da parte sua, e invece non si fa rispettare in area, è troppo buono. Io dico sempre che se fisicamente non stai bene, almeno devi dimostrare la forza fisica, e questo non è avvenuto perchè lui è un buono. Io avrei preferito un gigante cattivo (ride ndr), ma questa caratteristica gli manca come indole. Non sono cose che si possono migliorare, o lei hai o non le hai. Una sua eventuale cessione? Non lo so, saranno Spalletti e la società a deciderlo”.
Dove giocherà Francesco Totti il prossimo anno?
“Alla Roma ovviamente, questo è poco ma sicuro. Se prima si parlava di un Francesco Totti finito, adesso si è guadagnato la riconferma sul campo. Più di così non può fare, molti lo davano per bollito ma ha fatto vedere che anche nei minuti finali può fare la differrenza. A questo punto non fai solo un contratto alla storia del campione, ma fai un contratto a un giocatore ancora molto utile, e questo va evidenziato. E’ riuscito a eliminare anche quei pochi dubbi, ora non ci sono più scuse”.
L’assenza della Curva Sud ha in parte influito sui risultati della squadra, lei cosa pensa a riguardo?
“Questa è una storia assurda, non si riesce a capire la vera motivazione. Che motivo c’è di dividere la Curva? Non so perchè il Prefetto ha preso questa decisione, anche perchè io ho sempre visto disordini fuori dal campo e non all’interno del settore. La vicenda va assolutamente risolta perchè un’Olimpico senza il suo cuore è molto triste e fa male a tutti. Io spero che le parti ritrovino un dialogo. Parliamoci chiaro, possono esserci anche 60.000 persone sugli spalti ma senza la Curva è come un cuore che non batte”.
a cura di @ Andrea Fagnano