30 maggio 2010
Una data brutta.
1984, la partita maledetta.
E, dieci anni dopo, Agostino che decide di andarsene, nello stesso maledetto giorno.
Rimane il rimpianto, per chi gli era accanto, di non aver capito.
Ma fino a che punto è possibile leggere nel cuore di un uomo?
Il Mostro
E chi poteva mai cambià le cose?
Chi po’ sentille l’urla silenziose?
Contro quel male ‘n basta solo amore.
Ce vole l’esperienza di un dottore
che te dia forza contro ar mostro zozzo,
e co’ ‘na mano te tiri su dal pozzo.
Er pozzo infame della depressione,
quante se n’è inghiottite de persone.
E’ un mostro vero e merita rispetto
te toglie l’aria intorno, e dentro ar petto.
Triste dovè incontrallo sur cammino.
A noi ce s’è portato via Agostino.
di Marazico
1 commento
Ciao Grande Ago Roma non ti dimenticherà mai . . . .