Il difensore della Roma Federico Fazio è stato intervistato questa mattina ai microfoni di Sky Sport. Ecco le parole dell’argentino:
Cosa hai conosciuto del calcio italiano, cosa ti ha colpito?
“Il fatto che sia tattico. La Premier è molto diversa”.
Che rapporto avevi con l’Italia prima di venire qui?
“Mio nonno è siciliano, è stato lì con mio padre. È andato in Argentina ed è tornato con lui e suo figlio”.
Ti aspettavi di diventare un leader così presto?
“La fiducia che mi ha dato l’allenatore, la società e i compagni è molto importante. Mi trovo bene”.
Quante Europa League hai vinto col Siviglia?
“Tre, perché ho vinto anche la Coppa UEFA 2007 con Juande Ramos”.
La Roma può vincere l’Europa League?
“Sì, è una competizione bella, anche perché se vinciamo andiamo in Champions League. Dobbiamo rispettare il Villarreal, ma essere convinti di poter vincere”
C’è una bella amicizia con Perotti.
“Sì, sono arrivato a Siviglia sei mesi prima di lui, abbiamo vissuto insieme 7 anni, giocando insieme. È un amico importante dentro e fuori dal campo”.
Perché fate fatica in trasferta?
“Dopo il Cagliari abbiamo incontrato grandi squadre e l’Atalanta, domenica a Genova dovremo stare attenti. Dobbiamo cambiare qualcosa, sono una buona squadra e dobbiamo fare i tre punti”.
Cosa hai pensato al gol di Higuain?
“L’ho conosciuto in nazionale, col suo gol ha cambiato subito la partita. Dobbiamo pensare al Genoa e fare i tre punti”.
Credete allo scudetto?
“Sì, mancano tante partite. Abbiamo 38 punti, dobbiamo vincere per chiudere l’andata con 41, che sono tanti. Dobbiamo essere pronti vicino alla Juventus e credere in noi”.
Nel Genoa c’è Burdisso…
“Lo conosco dalla nazionale, giochiamo nella stessa posizione. Era un giocatore con esperienza, mi ha aiutato, è una buona persona non solo come calciatore ma anche fuori”.
Cosa ti colpisce di Spalletti?
“È una persona che lavora su molti aspetti, ma si vede la voglia di vincere e di fare qualunque cosa in più e lo trasmette alla squadra. Si vede in ogni allenamento, vuole vincere non solo la partita ma anche il campionato. La squadra lo sente, vogliamo fare quello che lui ci trasmette in allenamento”.
Spesso si dice che il calcio italiano debba crescere a livello europeo. Hai trovato una gestione societaria all’altezza?
“I giocatori che erano qua da prima mi hanno detto che c’è stato un cambio importante. Si vede da quello che mi hanno detto i giocatori più anziani, con questo allenatore, con questa società, vogliamo il campionato e noi che siamo la faccia che si vede vogliamo vincere e fare qualsiasi cosa per questa squadra”.
Vivi vicino a Trigoria o in centro? Quali sono le tue abitudini romane?
“Mi trovo bene qui in Italia, per le origini di mio nonno e di tutta la famiglia, è simile all’Argentina”.
Qual è il tuo piatto italiano preferito?
“La pasta e la pizza, ma anche il gelato (ride, ndr)”.