L’Università degli Studi de La Sapienza, nella sede dell’Acquario Romano in Piazza Manfredo Fanti, ha presentato lo Studio di Impatto Economico e Sociale del progetto Stadio della Roma – Tor di Valle.
L’appuntamento, presentato dal Preside della Facoltà Giuseppe Ciccarone e dal team di docenti che ha preso parte alla redazione del documento, riporta numerose informazioni di carattere economico relative agli effetti positivi che il progetto Stadio della Roma – Tor di Valle produrrebbe sin dall’avvio dei lavori di costruzione.
Per domani pomeriggio è previsto invece un incontro in Campidoglio tra la Roma e l’amministrazione capitolina per confrontare le visioni sul nuovo Stadio della Roma. Saranno presenti il dg Mauro Baldissoni, l’ad Umberto Gandini e l’assessore allo sport e vicesindaco di Roma Daniele Frongia.
Ecco tutti gli interventi dei presenti, tra questi anche il romanista Alessandro Florenzi:
L’intervento di Alessandro Florenzi: “Non parlo dell’infortunio perché non è il luogo adatto. Oggi si parla di una cosa importante, da cittadino e giocatore romano. Sono orgoglioso di vedere la nostra società essere così attiva su questo punto. La struttura darà innanzitutto molti posti di lavoro. C’è gente a casa che ha voglia di lavorare per salvare la propria famiglia. Poi porterà ricavi economici alla Roma e al Comune. Io vado nel rettangolo verde, la cosa che a me preme è quella di avere uno stadio infuocato, dove posso avere vicino i tifosi che mi incitano a far meglio. Ho avuto la fortuna di giocare in stadi dove questo succedeva, e da avversario non è facile. In Nazionale ho giocato due volte a Torino ed è bello avere persone che ti spingono quando perdi. Lo stadio l’ho intravisto, e dai modelli è veramente bello. Sono felice di rappresentare la Roma, spero di giocarci presto in questo stadio. Sarà affascinante”.
Luca Parnasi, presidente di Euronova: “Da imprenditore e cittadino romano sono orgoglioso di questa sfida, partita 4 anni fa. Per Roma non è solo un passo in avanti, ma un vero e proprio balzo nel futuro. Altre capitali lo hanno vissuto già. Siamo nella casa dell’Architettura, ma ringrazio anche gli altri studi che ci hanno aiutato in questa splendida avventura. Come imprenditore questa città meriterebbe un progetto all’avanguardia come questo. Il progetto ha pochi esempi simili in Italia, ci sarà un Business Park che potrà accogliere più di 20.000 lavoratori. Questa è un’occasione per rilanciare l’immagine della città, che è sempre stata coinvolta in ogni passaggio. Non abbiate paura, Roma merita un cambiamento”.
Giuseppe Ciccarone, preside Facoltà di Economia: “Con la didattica e con la ricerca abbiamo assunto un dovere istituzionale volto a favorire scelte e decisioni da parte delle imprese. Sono fiero di aver coordinato un gruppo di lavoro composto da altre persone. Quando abbiamo un investimento privato nascono conseguenze positive anche dal punto di vista sociale. Siamo pronti a difendere le nostre ideologie in campo internazionale. Questo miliardo e 6 quanto Pil genera? Immaginando la costruzione nel 2017, nel 2025 ci sarebbe un impatto positivo di 18,5 miliardi di euro complessivi.
In termini di valore aggiunto, l’impatto economico del progetto sarebbe pari a due volte e mezzo quello prodotto dall’EXPO 2015 sulla città di Milano e superiore del 68% a quello del Giubileo. Infatti, quest’ultimo comporta un valore aggiunto di 11 miliardi contro i 18,5 dello Stadio. Dal punto di vista occupazionale c’è una creazione netta pari a 12.500 ULA, nonché una riduzione media del tasso di disoccupazione annuale pari a circa 0,8 punti percentuali.
Le opere di interesse strettamente generale ammontano a circa 262 milioni di euro. Gli interventi sul verde pubblico riguardano 62 ettari. Quando si parla di mobilità si parla di risanamento, ci siamo occupati degli effetti che potrebbero esserci sul risanamento del suolo, il regime delle acque, la capacità di attrezzare il verde non disponibile per i cittadini e la valutazione dei rischi incendio.
La costruzione del ponte ciclopedonale diminuisce il tempo di percorrenza tra le stazioni Magliana e Tor di Valle dagli attuali 30-35 minuti ai 23 a piedi. Gli interventi di risanamento ambientale contribuiscono alla mitigazione del rischio idraulico, portando il livello di rischio dell’abitato di Decima-Torrino (circa 10.000 abitanti) dai livelli di rischio R4 e R3 al livello più basso”.
Baldissoni, direttore generale Roma: “La necessità, prima ancora dell’opportunità, di avere una nuova infrastruttura è diventato un tema del dibattito quotidiano, non solo per Roma e per la Roma. Ci sono altri progetti come quello del Cagliari, del Bologna, del Frosinone o del Pescara. Essere in condizioni di offrire una struttura moderna al proprio pubblico è diventato fondamentale. Immaginate un cinema con i seggiolini in legno e senza aria condizionata, non potrebbe competere. I ricavi di un club di calcio possono essere riconducibili a quelli commerciali, da biglietteria e pay-tv. In Italia questo mix è sbilanciato verso i diritti tv. C’è un’esigenza forte per poter sopravvivere, ovvero portare la gente allo stadio. Una nuova infrastruttura ha un impatto indiretto anche sui diritti tv. La lega più comprata nel mondo è la Premier. Atalanta-Sassuolo nei valori tecnici avrebbe un potenziale maggiore di uno Stoke City-Sunderland, ma non è così televisivamente.
L’esigenza in questione è colta dal legislatore, che ha introdotto la legge Del Rio sugli stadi, al fine di facilitare la costruzione di nuova infrastrutture. Lo stadio della Roma può essere il primo test reale di questa legge e confidiamo possa essere un successo. Non è banale costruire uno stadio. E’ giusto che lo stadio sia calato in maniera idonea nel tessuto della città, diventando il motore di una rigenerazione urbana. Abbiamo scelto Tor di Valle incaricando un esperto internazionale di mettere annunci pubblici per sollecitare la segnalazione di terreni idonei per costruire lo stadio. Abbiamo trovato 82 punti idonei. I criteri per la scelta del terreno hanno indicato Tor di Valle come la zona più adatta.
Una volta scelta l’area si è passato allo studiare un progetto di respiro internazionale. Sono al lavoro più di 500 professionisti, italiani e non, per più di 50 aziende. Ci deve essere una condivisione del progetto con la città che lo deve accogliere. Non lo immaginiamo solo come una struttura per giocare a calcio. La capienza espandibile a 60.000 può ospitare spettacoli, concerti, finali di Champions. La Curva Sud può essere teatro a parte da 15.000 posti. Ci sarà un centro congressi. Sarà un cuore pulsante della città che si metterà in concorrenza con strutture di altro tipo che porterà il Sud Europa ad attrarre iniziative. I nuovi stadi di Juve, Arsenal e Monaco hanno portato a un aumento netto dei ricavi del 200%. Questo è quello che ci attendiamo come ritorni sulla squadra e sulla società”.
Fabrizio D’Ascenzo, delegato de La Sapienza con imprese nel mondo del lavoro: “Da cittadino mi piace questo progetto, è segno di civiltà. Fate un applauso a Florenzi, fenomeno italiano a cui faccio un augurio di cuore”.
Alessandro Ridolfi, presidente dell’Ordine degli Architetti: “Parlare di stadio significa parlare di Roma e della nostra città. Ascolterò con interesse i dati presentati, da presidente dell’Ordine degli Architetti romano. Non posso che essere fortemente legato e interessato a questo progetto. Vogliamo tempi certi e trasparenza. Siamo favorevoli alle operazioni concrete e utili per la città e cittadini. Avere uno stadio all’avanguardia necessario ad accogliere eventi sportivi di portata mondiale mi motiva ulteriormente a sostenere le necessità della comunità sportiva. L’architettura del nuovo stadio è un omaggio all’architettura romana, vicina alla fame internazionale dell’estetica italiana. Sarà un progetto di uso immediato e di grande portata, che trasformerà il modo dei romani di integrare sport e intrattenimento”.
Fabrizio D’Ascenzo, delegato de La Sapienza con imprese nel mondo del lavoro: “La nostra università è a disposizione con tutti coloro che vogliono lavorare con noi. Consentitemi di ringraziare l’Ordine degli Architetti per averci ospitato in questa sala meravigliosa. Offriamo a tutti una cornice all’altezza, dove poter ascoltare interventi qualificati”.
Umberto Gandini, amministratore delegato Roma: “Lo studio serve ad analizzare le ripercussioni economiche e sociali che il progetto comporta. Era importante avere dati e strumenti che ci facessero capire la portata dell’impatto che questo progetto potrebbe portare su occupazione, fiscalità e mobilità”.