Prima della seduta mattutina di oggi, Juan Manuel Iturbe è intervenuto ai microfoni di Roma TV. Di seguito le dichiarazioni dell’argentino:
“Prima di tutto, come ho detto le altre volte, sono contento di essere tornato alla Roma, mi mancava stare in questo gruppo, avevo l’ansia di conoscere Spalletti, sappiamo tutti come lavora e volevo lavorare con lui. So cosa lui pensa di me, sappiamo che lui è quello che fa le scelte e decide chi resta, credo che ho dimostrato che voglio restare e per questo mi sto allenando bene per la squadra. È il secondo ritiro che faccio, abbiamo corso tanto, pure la pioggia c’è stata. Tutti vogliamo fare bene in allenamento e per questo c’è agonismo. Questo campionato sarà difficile. Il mio primo anno a Roma non è stato positivo, non avevo la preparazione della Roma e poi ho avuto diversi infortuni. Sono andato poi in Inghilterra e mi sono allenato tanto, quando sono tornato a Roma stavo bene. Sento vicini i tifosi, sanno che posso dare tanto per la Roma e voglio fare le cose fatte bene, se ci riusciremo sarà una cosa ottima per me. Errori? Sinceramente non lo so, forse sono stato sfortunato con gli infortuni, segnai subito contro il CSKA Mosca in Champions League e mi sono fatto male. Siamo andati a Torino e ho segnato pure lì e mi sono rifatto male. Penso che ogni giocatore debba lavorare per fare il bene suo e ascoltare cosa vogliono i compagni da lui. Seconda punta? Mi piace, mi sento più libero ma non sono io che faccio queste scelte, ma non sarebbe male provare. Tanti falli su di me? C’ho la croce (ride). Io sempre mi rialzo perché di botte ne ricevo tante e sono abituato. Spalletti? Può aiutarmi tantissimo, lavora molto sulla tattica e anche voi avete visto che non vuole che si sbagli nemmeno un passaggio, dobbiamo fare le cose bene e non farlo arrabbiare. L’atmosfera a Roma è sempre stata buona, sinceramente da giocatore ti dico che avendo una squadra così forte con così bravi ragazzi è una cosa bella lavorare, scherziamo molto. Lasciamo stare Radja che ancora non c’è (ride). Sono tutti bravi ragazzi, dal capitano a quelli della Primavera. Gyömber? Gli cantiamo sempre questa canzone (la intona brevemente) e se un giorno si dovesse arrabbiare… Tutto è nato da un’idea di Torosidis che ha sentito il coro da un gruppetto di tifosi, quando Norbert ha sentito il motivo non sapeva che fare (ride). Ieri sera ho sentito Totti e il pubblico che la cantava e Gyömber non se l’aspettava. Penso che adesso con questo gruppo e con questo mister, con Perotti che abbiamo preso a gennaio, possiamo fare molto bene. Se n’è andato Pjanic, ma sono rimasti quelli dell’anno scorso, possiamo ancora fare qualcosa in sede di mercato“.